' acidità di stomaco è uno dei disturbi più comuni della vita quotidiana.
Che si tratti di un pasto abbondante, di stress o di un episodio isolato di reflusso, il senso di bruciore al petto o alla gola può diventare molto fastidioso.

In questi casi, uno dei rimedi più citati — e usati da generazioni — è il bicarbonato di sodio.
Ma come funziona davvero?
È efficace o rischia di peggiorare il problema?
Cos’è il bicarbonato e perché può aiutare
Il bicarbonato di sodio, o carbonato acido di sodio, è un composto alcalino capace di neutralizzare l’eccesso di acidità nello stomaco.
Quando viene a contatto con l’acido cloridrico prodotto dallo stomaco, innesca una reazione chimica che riduce temporaneamente l’acidità, producendo anidride carbonica (quindi gas), sale e acqua.
Questo meccanismo offre un sollievo rapido, ma di breve durata, nei casi di iperacidità, pirosi o bruciore di stomaco.

Come si usa il bicarbonato contro il bruciore
Il rimedio più comune prevede l’assunzione di mezzo cucchiaino di bicarbonato disciolto in un bicchiere d’acqua, da bere lentamente.
È importante non superare una o due dosi al giorno, per evitare un eccesso di sodio o squilibri metabolici.
L’effetto si avverte già dopo pochi minuti, con una sensazione di sgonfiore, attenuazione del dolore e riduzione del reflusso.
Quando è meglio evitare il bicarbonato
Nonostante sia un rimedio naturale e accessibile, il bicarbonato non è sempre indicato:
- In gravidanza, l’uso deve essere limitato e concordato con il medico;
- In presenza di patologie renali, problemi cardiaci o pressione alta, è meglio evitarlo per il suo contenuto in sodio;
- Usato troppo spesso, può alterare l’equilibrio acido-base del corpo e irritare la mucosa gastrica.
Inoltre, il bicarbonato non cura la causa del problema, ma agisce solo sui sintomi.
Se l’acidità è frequente, è bene consultare un medico e valutare altri trattamenti o modifiche all’alimentazione.

Alternative naturali
Oltre al bicarbonato, esistono altri rimedi naturali utili per alleviare il bruciore:
- Zenzero fresco o in infusione: aiuta la digestione e calma la nausea;
- Camomilla o malva: lenitive per le mucose gastriche;
- Succo di aloe vera: riduce l’infiammazione dello stomaco;
- Olio essenziale di menta (usato con cautela): dona una sensazione di freschezza e sollievo.
Il parere della “nonna” e della scienza
Il bicarbonato è uno di quei rimedi “della nonna” che spesso trovano conferma anche nella scienza, ma con dei limiti.
È utile in caso di malesseri occasionali, quando si vuole evitare l’uso immediato di farmaci.
Tuttavia, non deve sostituire trattamenti mirati per disturbi più complessi o cronici.

In alcuni casi, l’acidità di stomaco può essere il campanello d’allarme di problematiche più complesse, come la gastrite, l’ulcera o la malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE).
In queste situazioni, l’uso occasionale del bicarbonato può mascherare i sintomi senza risolvere la causa scatenante.
È importante quindi non affidarsi esclusivamente a questo rimedio e, in presenza di episodi frequenti o di altri sintomi associati come nausea, vomito o perdita di peso, rivolgersi al proprio medico per una valutazione più approfondita.
Un altro aspetto da considerare è l’interazione del bicarbonato di sodio con i farmaci: può alterare l’assorbimento di alcune sostanze, compromettendone l’efficacia.

Per questo motivo, in caso di terapie farmacologiche in corso, è sempre bene chiedere consiglio al medico o al farmacista prima di utilizzare il bicarbonato come antiacido.
In definitiva, se usato correttamente e con moderazione, il bicarbonato rimane un valido alleato per contrastare in modo naturale e veloce i fastidi legati all’acidità gastrica.
Tuttavia, una buona alimentazione, l’evitare pasti abbondanti prima di coricarsi e la gestione dello stress restano le strategie migliori per prevenire i bruciori di stomaco nel lungo termine.

Conclusione
Il bicarbonato può rappresentare un rimedio efficace e immediato per l’acidità di stomaco, ma va usato con attenzione e buon senso.
In presenza di sintomi ricorrenti, è fondamentale comprendere le cause del disturbo e scegliere soluzioni più complete e durature.