l dolore da sciatica (o sciatalgia) può essere così intenso da bloccare ogni movimento.
Parte spesso dalla parte bassa della schiena, attraversa il gluteo e scende lungo la gamba fino al piede.
Quando arriva, una delle domande più comuni è sempre la stessa: meglio stare a riposo o provare a camminare?
La risposta non è così semplice, perché dipende da cause, fase dell’infiammazione e intensità dei sintomi.
Ma ci sono indicazioni generali che possono aiutarti a scegliere cosa fare per ridurre il dolore e favorire il recupero.

Cos’è la sciatica e perché fa così male
La sciatica è un’infiammazione o compressione del nervo sciatico, il nervo più lungo del corpo umano.
Origina nella colonna vertebrale lombare (L4-L5-S1), passa attraverso i glutei e scende lungo la parte posteriore della gamba.
Il dolore può manifestarsi come:
- bruciore;
- formicolio;
- scossa elettrica;
- intorpidimento;
- difficoltà a muovere la gamba.
Nella maggior parte dei casi, la causa è una compressione delle radici nervose (ernia del disco, artrosi, stenosi, contratture profonde del gluteo).

Riposo o camminare? La risposta dipende dalla fase del dolore
Riposo assoluto? Solo nelle prime 24–48 ore
Il riposo totale è utile solo quando il dolore è acuto, cioè molto forte e presente anche in posizione sdraiata.
Nelle prime ore può aiutare a:
- ridurre l’infiammazione;
- diminuire la pressione sulle radici nervose;
- evitare movimenti che peggiorano i sintomi.
Ma dopo questo breve periodo, il riposo diventa controproducente: i muscoli si irrigidiscono, il nervo si sensibilizza e il dolore può aumentare.
Camminare: quando diventa il rimedio migliore
Numerosi fisioterapisti e linee guida confermano che camminare fa bene alla sciatica, perché:
- migliora la circolazione;
- riduce la rigidità lombare;
- favorisce il recupero del nervo sciatico;
- riduce la pressione sul disco intervertebrale;
- aiuta a rallentare la sensibilizzazione del sistema nervoso.
La chiave è procedere con passi brevi, ritmo lento e terreno regolare.
Se il dolore aumenta da 0 a 10 di più di 2 punti, torna a riposare e riprendi più tardi.

Perché camminare aiuta il nervo sciatico
Il movimento delicato della camminata crea una sorta di “mobilizzazione naturale” del nervo sciatico, che scivola meglio tra i tessuti e si infiamma meno.
È particolarmente utile quando la causa è legata a:
- lombalgia meccanica;
- disco intervertebrale infiammato;
- contrattura del gluteo o piriforme.
Quando il riposo può peggiorare la sciatica
Stare troppo fermi può portare a:
- irrigidimento della zona lombare;
- perdita di elasticità dei tessuti;
- aumento della pressione sul disco;
- riduzione della mobilità del nervo sciatico.
Questo è il motivo per cui molte persone, dopo 2–3 giorni di riposo assoluto, sentono addirittura più dolore.

Segnali che indicano che camminare è adatto a te
Puoi camminare se:
- il dolore si riduce camminando;
- il formicolio non aumenta;
- non hai cedimenti della gamba;
- la camminata non altera troppo la tua postura.
Segnali che indicano che devi fermarti
Meglio sospendere se:
- la gamba “cede” o non riesci a sostenerla;
- il dolore aumenta rapidamente;
- compare intorpidimento continuo a piede o polpaccio;
- non riesci a camminare senza piegarti in avanti.
In questi casi è necessario un consulto medico.
Esercizi dolci che aiutano il recupero
Oltre alla camminata, possono aiutare:
1. Stretching del piriforme (lato del dolore)
Riduce la tensione sul nervo sciatico.

2. Mobilità lombare (cat-cow o oscillazioni pelviche)
Aiuta le radici nervose a muoversi.
3. Rinforzo glutei e core
Migliora la stabilità della zona lombare.
4. Yoga soft
Posizioni come “child pose” o “sphinx pose” sono molto utili.

5. Pilates
Lavoro sul controllo del core, ideale per ridurre la pressione lombare.
Quando consultare uno specialista
Se hai:
- dolore persistente da più di 2–3 settimane;
- perdita di forza;
- difficoltà a controllare intestino o vescica;
- intorpidimento continuo.
Serve una valutazione da un medico o fisiatra, eventualmente con una risonanza magnetica.

In sintesi
Per la maggior parte delle persone con sciatica, la scelta migliore è:
- riposo solo nelle prime 24–48 ore;
- poi camminata regolare e movimento controllato.
Il corpo recupera più in fretta quando si muove nel modo giusto.
Nelle prime 24–48 ore può servire un riposo relativo, ma poi camminare è generalmente più utile del riposo assoluto perché favorisce la circolazione e riduce l’infiammazione del nervo sciatico.
Se fatto con calma e senza forzare, no: la camminata leggera spesso allevia il dolore. Se invece il dolore aumenta rapidamente o scende fino al piede con bruciore intenso, è meglio fermarsi e consultare un medico.
Meglio iniziare con brevi passeggiate di 5–10 minuti, ripetute più volte al giorno. Aumenta la durata solo se non senti peggioramenti.
Quando il dolore è acuto al punto da impedire il movimento, se c’è perdita di forza, difficoltà a muovere il piede o se compaiono sintomi come incontinenza o intorpidimento severo: in questi casi serve una valutazione specialistica immediata.






.png)


